
Comunicato stampa: Padova climaticamente neutrale al 2030. Università e comune a confronto.
PADOVA CLIMATICAMENTE NEUTRALE AL 2030
UNIVERSITA’ E COMUNE A CONFRONTO
Assieme a oltre 100 città europee, di cui 9 italiane, Padova mira alla neutralità climatica entro il 2030. Il tempo è poco e l’ambizione molta: l’impegno del Climate City Contract serve a coordinare diversi attori sociali e farli lavorare tutti nella medesima direzione della sostenibilità. In questo incontro, le competenze della ricerca incontrano quelle dell’amministrazione, per offrire un confronto aperto anche alla cittadinanza, che con le proprie scelte gioca un ruolo cruciale nel raggiungimento degli obiettivi comuni.
Lunedì 19 maggio, alle ore 16.30, il Centro Levi Cases dell’Università di Padova ospita in Archivio Antico a Palazzo Bo, via VIII febbraio 2 a Padova, la conferenza, gratuita, divulgativa e aperta a tutti “Padova climaticamente neutrale al 2030: università e comune a confronto”. L’incontro è organizzato con il patrocinio del Comune dei Padova, della Fondazione Ingegneri Padova, prevede l’assegnazione di crediti formativi per gli ingegneri e rientra nel cartellone degli eventi del Festival dello sviluppo sostenibile.
Carlo Alberto Nucci, professore al dipartimento di energia elettrica e dell’informazione dell’università di Bologna, inquadrerà l’idea delle città a zero emissioni promossa dalla Commissione Europea. Diego Benvegnù, energy manager del settore ambiente e territorio del Comune di Padova, mostrerà come la città di Padova stia mettendo in pratica la decarbonizzazione, in particolare con la realizzazione di una comunità energetica rinnovabile. Angelo Zarrella, professore al dipartimento di ingegneria industriale dell’università di Padova, illustrerà il ruolo della ricerca nel quantificare ad esempio le emissioni del settore residenziale, per poter programmare poi gli interventi più efficaci.
«La Missione UE delle 100 città a neutralità climatica entro il 2030 rappresenta una sperimentazione europea preziosa, volta a promuovere scelte consapevoli, sostenibili e multidisciplinari. Coinvolge città, player università e cittadini, e farà da modello per il traguardo della neutralità climatica al 2050 - spiega Carlo Alberto Nucci -. La decarbonizzazione urbana richiede investimenti significativi e una transizione energetica basata sulla diversificazione delle fonti e delle tecnologie, con un ruolo centrale per l’elettrificazione e le smart grid. Le comunità energetiche da sole non sono risolutive, ma rappresentano un contributo significativo a questo percorso».
«La trasformazione per la Padova del futuro prevede tre processi di transizione - dice Diego Benvegnù - quello sociale, economico ed energetico. Inevitabilmente devono progredire assieme ed esplicarsi tramite il principio di solidarietà, dell’economia sostenibile e della condivisione dell’energia. La comunità energetica dunque non è il fine, ma il mezzo per attuare il progetto di innovazione sociale che trasformerà Padova nella città del futuro».
«Il settore degli edifici può contribuire in modo considerevole alla riduzione delle emissioni climalteranti - conclude sostiene Angelo Zarrella, che con il suo gruppo di ricerca del BETAlab (Building Energy & Technology Assessment Research group) dell’università di Padova - sta elaborando un gemello digitale dell’area urbana di Padova. Infatti, in Italia gran parte degli edifici presentano scarse prestazioni energetiche. Occorre definire le politiche di incentivazione e programmare gli interventi di riqualificazione nel tempo. I modelli di simulazione energetica a livello urbano servono proprio a questo».
Il Centro studi di economia e tecnica dell’energia “Giorgio Levi Cases”, costituito presso l’Università degli Studi di Padova, è un centro interdipartimentale che si occupa di ricerca scientifica e tecnologica delle fonti di energia, della loro trasformazione, distribuzione e utilizzo finale. Fondato nel 1969 grazie al lascito dell’Ingegnere Giorgio Levi Cases, il Centro raccoglie e coordina le attività di ricerca in campo energetico di 11 dipartimenti dell’Università degli studi di Padova e si avvale di finanziamenti privati e pubblici. Obiettivo del Centro è di promuovere la collaborazione interdisciplinare tra laboratori attivi in diversi settori scientifici e tecnologici che operano nel settore dell’Energia, attraverso il sostegno della ricerca scientifica ed applicata, l’organizzazione di eventi a carattere scientifico e divulgativo, collaborazioni con enti di ricerca nazionali e internazionali, e con aziende private, e l’istituzione di corsi di formazione universitaria. Con i suoi 198 docenti organizzati in 54 gruppi di ricerca, il Centro Levi Cases si propone come riferimento locale e nazionale sulle tematiche energetiche.
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