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Comunicato stampa: LA SFIDA DELLE RINNOVABILI IN ITALIA: OBIETTIVI NAZIONALI, REGIONI E AREE IDONEE

Giovedì 10 ottobre 2024, dalle 17 alle 19, Archivio Antico di Palazzo Bo, Via VIII febbraio 2, Padova

07.10.2024

Parte del ciclo “La Transizione Energetica al Centro”

Intervengono:
Francesca Andreolli, Ecco Think Tank
Patrizia Bianconi, Regione Emilia Romagna
Emiliano Pizzini, Italia Solare
Modera Arturo Lorenzoni, Centro Levi Cases

 

I nuovi obiettivi di sostenibilità che l’Italia dovrà raggiungere entro il 2030 e quelli per la neutralità climatica al 2050 impongono di velocizzare i tempi autorizzativi per le rinnovabili e identificare le aree idonee su cui costruire gli impianti. Alle Regioni è stato assegnato un ruolo chiave per identificarle. Tenere insieme questi diversi livelli non è un’impresa semplice.

Giovedì 10 ottobre 2024, dalle 17 alle 19, il Centro Levi Cases dell’Università di Padova ospita in Archivio Antico a Palazzo Bo, la conferenza, gratuita, divulgativa e aperta a tutti “La sfida delle rinnovabili in Italia: obiettivi nazionali, Regioni e aree idonee”.  L’incontro è organizzato con il patrocinio della Fondazione Ingegneri Padova e prevede l’assegnazione di crediti formativi per gli ingegneri.

Francesca Andreolli, di Ecco Think Tank, fornirà una valutazione degli impegni che l’Italia ha messo nero su bianco nel PNIEC, il Piano Nazionale Integrato per Energia e Clima, spedito dal governo lo scorso giugno alla Commissione Europea. Patrizia Bianconi illustrerà la strategia elaborata dalla Regione Emilia Romagna per il raggiungimento dei suoi obiettivi, mentre Emiliano Pizzini presenterà le proposte avanzate da Italia Solare per l’individuazione delle aree idonee. L’incontro, gratuito e aperto a tutti, è moderato da Arturo Lorenzoni del Centro Levi Cases.

“Attraverso una serie di eventi, il Centro Levi Cases offre una piattaforma di dialogo volta a esplorare strategie efficaci per accelerare il processo di decarbonizzazione” dichiara Paolo Mattavelli, Direttore del Centro Levi Cases, che introdurrà l’incontro. “Partendo da una solida base di dati scientifici, l'obiettivo è rendere tematiche complesse comprensibili a tutti,  stimolando un dibattito costruttivo che possa catalizzare una transizione energetica sostenibile, essenziale per il benessere del nostro Paese”.

"Ridurre i costi dell'energia è fondamentale per ridisegnare la competitività delle imprese UE” dichiara Francesca Andreolli, Senior Policy Advisor energia ed efficienza energetica in ECCO Think Tank, che offrirà una disamina degli obiettivi nazionali contenuti nel PNIEC. “Le rinnovabili possono giocare un ruolo fondamentale se sviluppate al pieno del loro potenziale e se i vantaggi di costo che generano sono immediatamente messi al servizio di imprese e cittadini. Tuttavia, il settore necessita di un quadro normativo stabile e il superamento di importanti questioni, quali il ritardo delle procedure, la definizione di una governance tra Stato e Regioni, e la gestione dell’esubero dei progetti in corso di autorizzazione. Serve dare priorità al loro sviluppo se non si vuole fermare l’intera filiera industriale".

Dagli obiettivi di livello nazionale si passerà al ruolo delle Regioni nel realizzarli. “Le parole chiave della transizione ecologica e della lotta ai cambiamenti climatici sono: coraggio, determinazione e visione”, dichiara Patrizia Bianconi, che ha curato la strategia elaborata dalla Regione Emilia Romagna per il raggiungimento della neutralità carbonica prima del 2050. “Il coraggio di perseguire scelte talvolta non facili, mantenendo chiara la visione dell’obiettivo ultimo, e la determinazione di ricercare e mettere in atto tutte le azioni necessarie, mediate e condivise nell’interesse collettivo. La Regione Emilia-Romagna è impegnata nel processo di transizione ecologica ed energetica, facendo squadra con i territori, consapevole che è necessario il contributo di tutte le componenti sociali: enti locali e imprese, mondo della ricerca e cittadini”

“Il Veneto è la regione a più alta dipendenza energetica ma è anche una delle regioni chiave dello sviluppo del Paese” dichiara Emiliano Pizzini di Italia Solare, associazione dedicata al fotovoltaico. “È fondamentale procedere a passi spediti nella transizione verde e nella creazione di valore aggiunto da dare alle nostre imprese e cittadini. Il fotovoltaico è la risposta immediata a queste sfide: ha il minor costo di generazione dell’energia elettrica. Il DM Aree Idonee doveva essere la base su cui sviluppare le energie rinnovabili e fungere da guida per le normative regionali, cosa che purtroppo non è avvenuta. Il rischio è creare un aumento generalizzato dei costi degli impianti a detrimento dei cittadini e delle imprese che perderanno competitività in un momento di forte criticità. Fondamentale anche è chiarire che i procedimenti avviati siano salvaguardati, principio basilare per gli investitori che stanno scommettendo sul nostro territorio”.

Agli interventi dei relatori seguirà un’ampia discussione, tra relatori e con il pubblico in sala, moderata da Arturo Lorenzoni, Professore di economia dell’energia del Centro Levi Cases dell’Università di Padova.

Il Centro studi di economia e tecnica dell’energia “Giorgio Levi Cases”, costituito presso l’Università degli Studi di Padova, è un centro interdipartimentale che si occupa di ricerca scientifica e tecnologica delle fonti di energia, della loro trasformazione, distribuzione e utilizzo finale. Fondato nel 1969 grazie al lascito dell’Ingegnere Giorgio Levi Cases, il Centro raccoglie e coordina le attività di ricerca in campo energetico di 11 dipartimenti dell’Università degli studi di Padova e si avvale di finanziamenti privati e pubblici. Obiettivo del Centro è di promuovere la collaborazione interdisciplinare tra laboratori attivi in diversi settori scientifici e tecnologici che operano nel settore dell’Energia, attraverso il sostegno della ricerca scientifica ed applicata, l’organizzazione di eventi a carattere scientifico e divulgativo, collaborazioni con enti di ricerca nazionali e internazionali, e con aziende private, e l’istituzione di corsi di formazione universitaria. Con i suoi 198 docenti organizzati in 54 gruppi di ricerca, il Centro Levi Cases si propone come riferimento locale e nazionale sulle tematiche energetiche.